Glorious 1.8 e In Funk We Trust sono stati presentati la scorsa settimana a Roma, ai numerosi presenti alla mostra riservata ai 40 anni di “Graffiti”  nell’editoria italiana, e riteniamo opportuno farlo anche sulle pagine del blog WTP.

Glorious è puro writing a trecentosessantagradi. Fin dal suo primo volume ha infatti proposto solo pannelli, tag, flop, bombing e hall of fame, con immagini provenienti dall’Italia e da città di tutto il mondo.   In ogni uscita è stato dedicato un focus ai nuovi progetti editoriali e alle collaborazioni  tra grandi fotografi  e WTP. Tra i prodotti più ricercati del settore, Glorious è evoluto in freepress, al quale riserviamo in ogni caso la grammatura “di spessore” (carta e foto in alta qualità) per valorizzare il  materiale esclusivo  che anima gli speciali.

Questa ultima uscita ha in particolare l’incombenza di rimarcare quanto la tradizione delle fanzine e delle riviste, sia fondamentale per l’esistenza, la diffusione e la sopravvivenza stessa del trainbombing, vera anima dei graffiti dalle sue origini, Glorious si presenta come il ‘quotidiano delle yard’, il Booklet Whole Train Press in omaggio con ogni acquisto dei titoli in catalogo o free nei migliori graff-shop. Quella delle fanzine è una tradizione nata ben prima di internet e che tra gli anni ’80 e ’90 ha permesso a documenti accessibili a pochissimi, di essere condivisi a livello internazionale attraverso un network che interessava tutte le principali città americane ed europee; una tradizione che con l’avvento del world wide web, si è adattata ed ha trovato nella selezione e nella cura dei contenuti la strategia per sopravvivere e rimanere anzi un punto di riferimento per la scena.

Come per i mondiali di calcio anche Glorious 1.8 si ripresenta dopo ben quattro anni e per celebrare il suo ritorno ha pensato ad un doppio regalo, un favoloso poster di FaKso e, per rompere ogni schema, l’allegato “In Funk We Trust”, interamente curato da Imos, basta dire che la lista dei grandi nomi al suo interno è lunga, un unicum di 48 pagine. Oltre ai super speciali su Nore, Alex FaKso (grande ritorno dopo la copertina del primo numero di Glorious), l’opera di Jonathan Levin sulle stratificazioni della metropolitana di Roma, ribadendo tutti contenuti in una edizione celebrativa dal format “fanzine”, correva l’obbligo di promuovere Egowar. WTP da questa collaborazione, per sottolineare il riconoscimento ad uno dei più radicali magazine dedicati al writing a livello internazionale, offre in edizione speciale limitata i COMBO GLORIOUS EGOWAR, cercate sul sito. Alla normale offerta dell’opera completa GLORIOUS KINGS OF GREEN, in aggiunta è senza ulteriori costi, anche una copia di EGOWAR. Per WTP è un impegno importante ma che sembra onesto verso un progetto del genere.

Dal 2009 Egowar documenta il fenomeno del subway writing oggi presente in tutto il mondo e in tutte le città dove corre una metropolitana. Nei 18 numeri del magazine sono presenti foto esclusive provenienti da tutto il mondo dall’America all’Asia passando per Russia, Giappone, Malesia, India e Cina. Ovviamente grande risalto hanno le città Europee dove il subway writing attualmente è molto diffuso e attivo, Berlino, Amburgo, Roma, Napoli, Barcellona, Madrid, Parigi e Atene, le mete più gettonate, dove ogni giorno viene colpito un treno e dove è facile vedere i treni della metro girare dipinti.

Il tutto è documentato anche online su www.egowarmagazine.com dove si possono vedere le preview delle uscite e dove sono presenti articoli fotografici riguardanti le subway/graffiti di tutto il mondo con più di 1600 foto.

WTP ha fortemente voluto distribuire questo lavoro riconoscendosi nella stessa attitudine train, vera anima dei graffiti dalle sue origini. Graffiti (zines) will never die!


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